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EVENTO | Narrare l’impresa – TAVOLA ROTONDA LA CENTRALE – NUVOLA LAVAZZA

NARRARE L’IMPRESA 
Come i musei aziendali raccontano il patrimonio storico 
TAVOLA ROTONDA 
LA CENTRALE – NUVOLA LAVAZZA 
via Ancona 11/ A 
11 novembre 2022, ore 10.30 

 

L’ottava edizione di Art Site Fest, in programma tra il 12 settembre e l’11 dicembre 2022, è dedicata al tema della narrazione nelle sue molteplici declinazioni.  

Le emergenze dei nostri giorni segnati da guerra, pandemia e cambiamenti climatici, ci impongono di raccontare  questa nostra inedita condizione. Trovare i linguaggi adatti a nuove narrazioni è una sfida che non interessa solo l’arte e  la creatività, ma coinvolge anche le imprese, in particolare modo quelle che vantano una tradizione di saperi affinati  nell’affrontare i momenti di crisi e di trasformazione. 

Art Site Fest porta le arti e i linguaggi della contemporaneità nei luoghi della storia, ma anche con convinzione, nei  luoghi della produzione e del lavoro, mettendo in rete alcuni dei maggiori musei d’impresa piemontesi.  

Per l’ottava edizione, Art Site Fest propone un momento di confronto tra le esperienze attuali maggiormente  significative, non solo per dire che cosa è stato fatto, quanto cioè un patrimonio di cultura è parte integrante dell’identità  aziendale, ma soprattutto per tracciare linee di sviluppo futuro, per dire come quel patrimonio continuerà ad essere  raccontato a un pubblico nuovo. 

Sulle prospettive della narrazione sul patrimonio d’impresa, Art Site Fest invita a una tavola rotonda rappresentanti di  aziende italiane, di amministrazioni museali, formatori e ricercatori nell’ambito della narrazione museale. L’incontro si  propone di essere il primo di una serie di appuntamenti periodici sul tema. 

L’incontro è organizzato in occasione della Settimana della Cultura di impresa.  

La tavola rotonda si terrà presso il Centro congressi della Nuvola Lavazza l’11 novembre, con il seguente programma: 

Partecipano: 

Negli interventi saranno esposte non solo le esperienze condotte all’interno delle realtà di riferimento, ma soprattutto le  strategie e gli sviluppi futuri, evidenziando il ruolo che potrà avere la narrazione nel valorizzare il proprio patrimonio  storico. 

Le tecniche di narrazione, oggi sempre più centrali nella comunicazione di prodotti e servizi, si rivelano infatti  fondamentali nella condivisione dei valori, alla base della storia dell’impresa. Particolarmente interessanti saranno le  esperienze condotte per rendere tale narrazione il più coinvolgente e immersiva possibile. 

Alla fine della tavola rotonda, sarà proiettato il trailer del film Artist (regia di Lorenz Klapfer, produzione Sandgrain Berlin)  dedicato a Peter Senoner per introdurre la visita all’area archeologica dov’è allestito l’intervento site specific dell’artista trentino. 

Peter Senoner colloca tre recenti opere inedite all’interno dell’area archeologica, figure sulla soglia tra umano e  immaginario. Si tratta di creature che mettono in dialogo un futuro avveniristico e lontano passato, collocando nel  mezzo il visitatore e il suo tempo. La storia remota dei resti, vegliati da presenze che arrivano da un’altra dimensione ci  dicono che questi nostri giorni, per quanto difficili, sono solo il breve tratto di una durata ben più ampia. 

Peter Senoner nasce a Bolzano nel 1970. Dal 1994 al 2001 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera.  Dal 1997 al 2000 si reca a New York per un soggiorno studio (USA), nel 2002 e 2004 a Tokyo (JP), nel 2006 e 2008 a  Vienna (A), nel 2011 e 2012 a Berlino (D) e nel 2016 a Detroit (USA). Dal 2006 è docente presso l’Institut für Experimentelle  Architektur dell’Università di Innsbruck (A). Dal 2018 al 2020 è stato docente presso la facoltà di Arte e Design della  Libera Università di Bolzano (I). Dal 2021 è docente presso la Facoltà di Architettura e Design della Technische Universität  di Rosenheim (D). Dal 2005 vive e lavora a Chiusa, Bolzano (I). 

L’Area Archeologica della Nuvola Lavazza è il luogo d’elezione dell’opera sonora Sighs and silences from the deep space, di Project-To. Si tratta di una nuova sonorizzazione, realizzata sulla scorta dell’esperienza fatta lo scorso anno con  Murmures. È anch’essa un’opera site specific che dialoga da un lato con le architetture della Basilica e dall’altro con le  sculture di Peter Senoner. 

Sighs and silences from the deep space si basa su un algoritmo che combinando frammenti sonori (voci, suoni,  frequenze) secondo una logica stocastica, rende impossibile (o almeno altamente improbabile) una sequenza già udita.  Chi tornasse infinite volte nella Basilica ascolterebbe ogni volta combinazione diverse di suoni e di frasi. 

La sonorizzazione è resa possibile dall’interpretazione di Eleni Molos che con la sua voce dà corpo al dialogo tra presenze  distanti, offrendo al visitatore un’esperienza d’ascolto sempre diversa. 

Sighs and silences from the deep space è prodotta da Teca edizioni. 

Project-TO nasce dall’idea di due artisti torinesi, Riccardo Mazza e Laura Pol. 

Il primo è internazionalmente conosciuto per le sue ricerche nel campo della psicoacustica. È compositore e docente di  musica elettronica. La seconda è una fotografa e video-maker, autrice di lavori nel mondo dell’arte e dei musei. Projet-To  si propone di connettere la musica elettronica con l’arte visiva, producendo live performance e progetti multimediali. 

Eleni Molos, dopo la laurea magistrale in Filosofia Teoretica all’Università di Torino e il dottorato di Ricerca su Paul  Ricoeur, si dedica a tempo pieno alla recitazione. Entra nel Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti. È poi nella Compagnia  di attori del TPE di Torino e lavora stabilmente con Alberto Gozzi, Sergio Ferrentino, Pierpaolo Sepe. Ha partecipato a  produzioni del Teatro Stabile di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, del Teatro Franco Parenti di Milano. Collabora con il  Polo del 900 di Torino, l’Università, degli Studi di Torino, Radio24, la RSI (Radio Svizzera Italiana), la RAI. È la voce di  audiolibri di narrativa (Audible, Storytel). 

 

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