Giorno: 7 Novembre 2022

  • CIASCUNO È UN LIBRO. IVREA RACCONTA

    Tappa conclusiva del progetto di teatro di comunità a cura di Gian Luca Favetto,
    con la collaborazione di Laura Curino e di 22 eporediesi che racconteranno la loro città

     

    Sabato 12 novembre ore 21 | Teatro Giacosa, Ivrea

    Si intitola Ciascuno è un libro. Ivrea racconta la tappa conclusiva del progetto di teatro di comunità che si terrà sabato 12 novembre alle 20,45 al Teatro Giacosa di Ivrea, curato da Gian Luca Favetto con la collaborazione di Laura Curino e di 22 eporediesi che hanno contribuito, con le loro storie, a costruire questo momento finale lungo i quattro mesi di preparazione.
    Ciascuno è un libro è molto di più di uno spettacolo teatrale. Si tratta di un intreccio di vite che raccontano un luogo, Ivrea, che è fatto dalle storie delle persone che la vivono. Le città infatti, più che monumenti e architetture, sono appunto le persone che le abitano, che le vivono, le attraversano, ci dormono e si risvegliano e le mangiano passo dopo passo. Una città è fatta dalle biografie di chi la vive e la percorre.
    Da questo punto di partenza Favetto ha raccolto le storie di 22 eporediesi che si sono messi in gioco costruendo, passo dopo passo, l’architettura di questa Ivrea contemporanea, nell’anno da Capitale del libro e che saranno presenti sul palco sabato 12 novembre per mettere in scena la loro “parte di città”. Alla base c’è l’emblematico volume Le città invisibili di Italo Calvino che rappresenta il diario di bordo con cui, guidati da Favetto nei panni di Marco Polo, si viaggerà tra le storie di ogni partecipante e attraverso i loro libri del cuore, il tutto “cucito” dalla mise en space di Laura Curino, attrice, regista e direttrice del Teatro Giacosa di Ivrea.
    Come racconta Gian Luca Favetto, scrittore, drammaturgo, giornalista e anima di questo progetto Tutto parte diversi mesi prima. Nel mio ruolo di Marco Polo, vado a cercare le persone e le storie. Le incontro, le ascolto e dialogo con loro. Da questo momento nasce il racconto che, insieme agli altri, costituisce un piccolo affresco di quella città che proprio le persone rappresentano. Questo è un tassello fondamentale: il coinvolgimento dei singoli che devono esporsi e dire in qualche modo “io ci sono, io sono parte della mia città”. È come mettere le fondamenta delle città, che sono fatte, e non mi stanco di ripeterlo, dalle persone, cosa che non teniamo mai abbastanza presente. Così sarà a Ivrea”.
    “Il progetto di Gian Luca Favetto ha permesso di far emergere l’essenza più profonda della nostra città, le storie delle persone che la compongono con il loro carico di speranze e aspettative per il futuro – Sottolinea l’Avv. Costanza Casali, Assessore alla cultura di Ivrea – Ciascuno è un libro. Ivrea racconta è nato durante la candidatura di Ivrea a Capitale italiana del libro 2022 ed è contenuto nel dossier presentato al Ministero della cultura”.
    Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con La Repubblica, RaiTre e RadioRai. Ultimi titoli pubblicati: Si chiama Andrea (66thand2nd 2019), Attraverso persone e cose (Add 2020), Bjula delle betulle (Aboca 2021) e la raccolta poetica Dell’infinito amore (Interlinea 2022).
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    Ciascuno è un libro. Ivrea racconta
    Sabato 12 novembre, ore 20,45
    Teatro Giacosa, Piazza Teatro 1 – Ivrea (TO)
    Ingresso libero
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    https://ivreacapitaledellibro.it/
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  • NARRARE L’IMPRESA 
    Come i musei aziendali raccontano il patrimonio storico 
    TAVOLA ROTONDA 
    LA CENTRALE – NUVOLA LAVAZZA 
    via Ancona 11/ A 
    11 novembre 2022, ore 10.30 

     

    L’ottava edizione di Art Site Fest, in programma tra il 12 settembre e l’11 dicembre 2022, è dedicata al tema della narrazione nelle sue molteplici declinazioni.  

    Le emergenze dei nostri giorni segnati da guerra, pandemia e cambiamenti climatici, ci impongono di raccontare  questa nostra inedita condizione. Trovare i linguaggi adatti a nuove narrazioni è una sfida che non interessa solo l’arte e  la creatività, ma coinvolge anche le imprese, in particolare modo quelle che vantano una tradizione di saperi affinati  nell’affrontare i momenti di crisi e di trasformazione. 

    Art Site Fest porta le arti e i linguaggi della contemporaneità nei luoghi della storia, ma anche con convinzione, nei  luoghi della produzione e del lavoro, mettendo in rete alcuni dei maggiori musei d’impresa piemontesi.  

    Per l’ottava edizione, Art Site Fest propone un momento di confronto tra le esperienze attuali maggiormente  significative, non solo per dire che cosa è stato fatto, quanto cioè un patrimonio di cultura è parte integrante dell’identità  aziendale, ma soprattutto per tracciare linee di sviluppo futuro, per dire come quel patrimonio continuerà ad essere  raccontato a un pubblico nuovo. 

    Sulle prospettive della narrazione sul patrimonio d’impresa, Art Site Fest invita a una tavola rotonda rappresentanti di  aziende italiane, di amministrazioni museali, formatori e ricercatori nell’ambito della narrazione museale. L’incontro si  propone di essere il primo di una serie di appuntamenti periodici sul tema. 

    L’incontro è organizzato in occasione della Settimana della Cultura di impresa.  

    La tavola rotonda si terrà presso il Centro congressi della Nuvola Lavazza l’11 novembre, con il seguente programma: 

    • 10.30 welcome coffee e accredito 
    • 10.45 interventi 
    • 12.30 visita Basilica paleocristiana Nuvola Lavazza, per anteprima opera site specific di Peter  Senoner + sonorizzazione di Project-TO. 

    Partecipano: 

    • Marco Amato, direttore Museo Lavazza, vicepresidente Associazione Museimpresa;
    • Alberto Allegranza, direttore Museo della Radio e Televisione Rai; 
    • Luca Angelantoni, Consigliere di amministrazione di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT;
    • Katya Corvino, responsabile Heritage lab di Italgas;
    • Elena Annibaldi, Unione industriale Torino; 
    • Anna Scudellari, Martini Heritage Curator; 
    • Ester Tornavacca, curatore Museo Storico Reale Mutua; 
    • Domenico M. Papa, direttore artistico Art Site Fest, Teca Edizioni;
    • Roberta Minici, Emanuele Tulli, Mind the Gap;
    • Sara Maragotto, direttore artistico Studio Fludd; 
    • Riccardo Mazza, Project-To, direttore artistico Experimental Studio;
    • Modera Paolo Morelli, Corriere della Sera; 

    Negli interventi saranno esposte non solo le esperienze condotte all’interno delle realtà di riferimento, ma soprattutto le  strategie e gli sviluppi futuri, evidenziando il ruolo che potrà avere la narrazione nel valorizzare il proprio patrimonio  storico. 

    Le tecniche di narrazione, oggi sempre più centrali nella comunicazione di prodotti e servizi, si rivelano infatti  fondamentali nella condivisione dei valori, alla base della storia dell’impresa. Particolarmente interessanti saranno le  esperienze condotte per rendere tale narrazione il più coinvolgente e immersiva possibile. 

    Alla fine della tavola rotonda, sarà proiettato il trailer del film Artist (regia di Lorenz Klapfer, produzione Sandgrain Berlin)  dedicato a Peter Senoner per introdurre la visita all’area archeologica dov’è allestito l’intervento site specific dell’artista trentino. 

    Peter Senoner colloca tre recenti opere inedite all’interno dell’area archeologica, figure sulla soglia tra umano e  immaginario. Si tratta di creature che mettono in dialogo un futuro avveniristico e lontano passato, collocando nel  mezzo il visitatore e il suo tempo. La storia remota dei resti, vegliati da presenze che arrivano da un’altra dimensione ci  dicono che questi nostri giorni, per quanto difficili, sono solo il breve tratto di una durata ben più ampia. 

    Peter Senoner nasce a Bolzano nel 1970. Dal 1994 al 2001 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera.  Dal 1997 al 2000 si reca a New York per un soggiorno studio (USA), nel 2002 e 2004 a Tokyo (JP), nel 2006 e 2008 a  Vienna (A), nel 2011 e 2012 a Berlino (D) e nel 2016 a Detroit (USA). Dal 2006 è docente presso l’Institut für Experimentelle  Architektur dell’Università di Innsbruck (A). Dal 2018 al 2020 è stato docente presso la facoltà di Arte e Design della  Libera Università di Bolzano (I). Dal 2021 è docente presso la Facoltà di Architettura e Design della Technische Universität  di Rosenheim (D). Dal 2005 vive e lavora a Chiusa, Bolzano (I). 

    L’Area Archeologica della Nuvola Lavazza è il luogo d’elezione dell’opera sonora Sighs and silences from the deep space, di Project-To. Si tratta di una nuova sonorizzazione, realizzata sulla scorta dell’esperienza fatta lo scorso anno con  Murmures. È anch’essa un’opera site specific che dialoga da un lato con le architetture della Basilica e dall’altro con le  sculture di Peter Senoner. 

    Sighs and silences from the deep space si basa su un algoritmo che combinando frammenti sonori (voci, suoni,  frequenze) secondo una logica stocastica, rende impossibile (o almeno altamente improbabile) una sequenza già udita.  Chi tornasse infinite volte nella Basilica ascolterebbe ogni volta combinazione diverse di suoni e di frasi. 

    La sonorizzazione è resa possibile dall’interpretazione di Eleni Molos che con la sua voce dà corpo al dialogo tra presenze  distanti, offrendo al visitatore un’esperienza d’ascolto sempre diversa. 

    Sighs and silences from the deep space è prodotta da Teca edizioni. 

    Project-TO nasce dall’idea di due artisti torinesi, Riccardo Mazza e Laura Pol. 

    Il primo è internazionalmente conosciuto per le sue ricerche nel campo della psicoacustica. È compositore e docente di  musica elettronica. La seconda è una fotografa e video-maker, autrice di lavori nel mondo dell’arte e dei musei. Projet-To  si propone di connettere la musica elettronica con l’arte visiva, producendo live performance e progetti multimediali. 

    Eleni Molos, dopo la laurea magistrale in Filosofia Teoretica all’Università di Torino e il dottorato di Ricerca su Paul  Ricoeur, si dedica a tempo pieno alla recitazione. Entra nel Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti. È poi nella Compagnia  di attori del TPE di Torino e lavora stabilmente con Alberto Gozzi, Sergio Ferrentino, Pierpaolo Sepe. Ha partecipato a  produzioni del Teatro Stabile di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, del Teatro Franco Parenti di Milano. Collabora con il  Polo del 900 di Torino, l’Università, degli Studi di Torino, Radio24, la RSI (Radio Svizzera Italiana), la RAI. È la voce di  audiolibri di narrativa (Audible, Storytel). 

     

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