Le mostre da non perdere nel 2024 a Torino e in provincia

Ecco gli appuntamenti culturali del prossimo anno nelle residenze sabaude, nei musei e nelle gallerie d’arte

Torino e il torinese si apprestano a vivere un nuovo anno di appuntamenti culturali. Il 2024 si presenta già ricco di mostre, esposizioni e attività che vengono incontro ai gusti di tutti. Da Botero alla Gam alle icone comiche hollywoodiane al Museo del Cinema, fino a Robert Capa da Camera.

Quindi calendario alla mano è ora di segnarsi gli eventi da non perdere.

GAM, MAO, PALAZZO MADAMA 

La Fondazione Torino Musei si prepara ad accogliere un 2024 denso di appuntamenti. Si comincia alla Gam con la personale dedicata a Italo Cremona dal 24 aprile al 15 settembre, circa ottanta opere con l’inserimento di quattro momenti dove alcune costanti dei suoi soggetti prediletti (pistole, rappresentazioni oniriche, facciate di edifici e nudi femminili) verranno presentate tematicamente, accostando tra loro opere di periodi diversi, ma affini per contenuto iconografico. Si prosegue a Palazzo Madama con Change! Ieri, oggi e domani, il Po, dal 27 giugno al 13 gennaio 2025.  Realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, la mostra affronta il tema della crisi climatica in una visione sinottica dei cambiamenti millenari avvenuti lungo il percorso del fiume Po. Infine, il Mao da ottobre 2024 a settembre 2025 presenta Rabbit Inhabits the Moon. In occasione del 160° Anniversario dell’Accordo Diplomatico tra Corea e Italia, la mostra intende facilitare uno scambio interculturale tra i due paesi, in particolare rileggendo l’eredità dell’artista Nam Jun Paik e la sua influenza sulle generazioni future

MUSEO EGIZIO 

L’Egizio dopo l’apertura della Galleria della Scrittura il Museo Egizio si appresta ad affrontare l’anno del bicentenario. Tra le varie iniziative tra cui l’apertura del Tempio di Ellesija e il nuovo spazio dedicato al Metaverso. Per la celebrazione del bicentenario è inoltre prevista la presenza del Presidente Sergio Mattarella.

CAMERA

Il Centro per la Fotografia torna nel 2024 con una mostra dedicata a due grandi fotografi del Novecento: Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra. Circa 120 fotografie che raccontano uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo, il rapporto professionale e affettivo fra Capa e Taro, tragicamente interrottosi con la morte della fotografa in Spagna nel 1937.  La mostra che aprirà il 14 febbraio fino al 14 aprile sarà accompagnata dallìapertura della personale dedicata al fotografo cuneese Michele Pellegrino: oltre 50 immagin  per  una sintetica antologica dell’intero suo percorso creativo, tra montagne, ritualità, volti e momenti del mondo contadino, che narrano la passione di Pellegrino per la sua terra e per la fotografia.

GALLERIE D’ITALIA

Alle Gallerie d’Italia si comincia con il festival della Canzone Italiana. Dal 1 febbraio al 12 maggio apre la mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero (1951-1976)”. La mostra si soffermerà solo in pochi casi sulle fotografie delle esibizioni degli artisti sul palco, per prediligere i “fuori scena” della manifestazione, dalla nascita nel 1951 sino al 1976, anni in cui fu il Festival fu ospitato nel Salone delle feste del Casinò di Sanremo. Dal 13 marzo al 1 settembre apre invece la personale “Cristina Mittermeier con National Geographic”, una mostra dedicata alla è co-fondatrice e presidente dell’associazione Sea Legacy, nata nel 2014 dall’unione tra fotografi, registi e scrittori di fama internazionale impegnati da quasi due decenni nella sensibilizzazione per la difesa degli oceani. La mostra, realizzata con National Geographic affronterà nuovamente temi ambientali legati agli obiettivi ESG, con lo scopo di riflettere sulla  fragilità del nostro ecosistema. Infine, dal 26 giugno 2024 al 19 gennaio 2025 arriva l’appuntamento con la Grande Fotografia Italiana con l’esposizione fotografica “Mario Giacomelli, Antonio Biasiucci”. Tra i maggiori fotografi del Novecento, l’uno marchigiano e l’altro campano, hanno saputo trasfigurare, con la macchina fotografica, la loro realtà e le radici profonde da cui provengono.

MUSEI REALI 

Anche i Musei Reali hanno già in cantiere due appuntamenti : “Il Guwrcino. Il mestiere del pittore” che sarà la mostra di punta dei primi mesi dell’anno nelle sale di Palazzo Chiablese dal 22 marzo con opere dalle collezioni sabaude e prestiti da istituzioni italiane e straniere. Torna poi come sempre l’appuntamento con l’Autoritratto di Leonardo il 28 marzo in occasione della Pasqua che quest’anno sarà accompagnato da un’indagine sulla divulgazione dell’immagine tra gli artistici dal ‘500 e dall’800.

MASTIO DELLA CITTADELLA 

Dal 20 aprile 2024 fino al 21 luglio, al Mastio della Cittadella arriva l’attesa mostra dedicata a Fernando Botero, uno dei più importanti artisti contemporanei. L’esposizione “Ricordando Fernando Botero, Via Crucis – La passione di Cristo” celebra la vita e il lavoro del pittore, scultore e disegnatore colombiano recentemente scomparso. Un viaggio nelle opere dell’artista che ha sfidato il pregiudizio, ostinandosi ad aderire ai canoni dell’arte figurativa quando stava esplodendo la popart, rimanendo, anche se a modo suo, legato all’arte classica. Caratteristica della pitture di Botero è una insolita dilatazione degli soggetti, che prendono forme fuori dal comune, quasi irreali e allo stesso tempo ricche di fascino. La mostra ospita un ciclo di opere di Fernando Botero, in cui l’artista fonde la tradizione della storia dell’arte occidentale con elementi contemporanei, mantenendo la sua caratteristica cifra stilistica. Dal 3 febbraio al 10 aprile arrivano anche i Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia mentre in autunno, dal 28 settembre al 2 febbraio una mostra su Ligabue.

MUSEO DEL CINEMA 

Tra le novità per il 2024 il Museo ha già in cantiere al piano zero una mostra dedicata al regista torinese Tonino de Bernardi di cui ha acquisito l’archivio che comprende migliaia di 8 e super8. In seguito sarà allestita una mostra concept sul rapporto tra cinema e serie tv curata da Luca Beatrice e Gigi Mascheroni, mentre dopo Tim Burton, da maggio al piano di sopra sarà allestita un mostra dedicata a 120 comici del Cinema hollywoodiano degli ultimi quarant’anni.

FONDAZIONE SANDRETTO 

In Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le novità arrivano in primavera. Il 19 marzo inaugurano quattro mostre, offrendo una coralità di sguardi, di temi e posture: con Je Vous Aime, l’artista italiano, performer e attivista sordo Diana Anselmo presenta un’istallazione nata da una ricerca negli archivi del pre-cinema, che ricostruisce il lungo percorso del riconoscimento delle lingue dei segni in tutta Europa; Danielle McKinney, tramite la pittura conduce nella dimensione del silenzio, della spiritualità e del sogno; nei dipinti dell’irakeno Mohammed Sami la presenza umana scompare ma permane sulla tela in forma di traccia e di memoria struggente; la pittura entra nella sfera del cinema con il film di The Otolith Group, il collettivo fondato nel 2002 da Kodwo Eshun e Anjalika Sagar. Il 20 giugno, sarà presentata l’installazione immersiva dell’artista italo-senegalese Binta Diaw.  La programmazione 2024 si completerà in novembre, durante il mese torinese dell’arte contemporanea, con le tre mostre personali di Klara Hosnedlova, Stefanie Heinze e Bekhbaatar Enkhtur.

MUSEO DELLA MONTAGNA 

Dal 26 gennaio 2024 e fino al 13 ottobre, il Museo Nazionale della Montagna di Torino invita a scoprire il legame di Primo Levi con le terre alte attraverso la mostra Le ossa della terra, un progetto ideato e prodotto dal Museo, sviluppato in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi” di Torino e curato da Guido Vaglio con Roberta Mori. Un percorso espositivo articolato attorno alle parole di Levi, ma anche a fotografie storiche, oggetti, documenti, volumi ed estratti video provenienti da archivi pubblici e privati, oltre che dai familiari dello scrittore e dal Museo.

CASTELLO DI MIRADOLO 

Giorgio Griffa è il protagonista della nuova mostra che sarà ospitata al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo. Dal 23 marzo al 25 dicembre, la Fondazione celebra l’artista torinese, tra i principali esponenti a livello internazionale della ricerca pittorica contemporanea, con una mostra che ne ripercorre l’intera carriera.  Articolata in diverse tappe espositive, la mostra attraversa le quattro stagioni e abbracciano più di cinquant’anni di pittura dell’artista coinvolgendo tutti gli spazi del Castello, alcuni per la prima volta, e del suo parco.

REGGIA DI VENARIA

La Reggia di Venaria ospiterà la mostra sui grandi capolavori delle collezioni d’arte di Capodimonte, a fine marzo, grazie alla collaborazione col MiC: tra le opere in arrivo nella residenza sabauda anche il Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese di Tiziano e la Flagellazione di Cristo di Caravaggio. Si passa poi al contemporaneo con la mostra Glassstress, realizzata in collaborazione con la Fondazione Berengo di Venezia, a fine aprile. A maggio nei Giardini arriverà il Festival Green Art. La Reggia proseguirà poi il percorso sui pittori romantici con la prossima mostra realizzata in collaborazione con la Tate e che aprirà in ottobre dedicata a William Blake. Ancora al vaglio la proposta per l’autunno del MiC sulla mostra dedicata al J.R.R. Tolkien.

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